La vignetta tratta da Bankarate può avere tanti significati, proviamo a contestualizzarla nel mondo dei certificati e soprattutto alla fase attuale che stanno vivendo i mercati e a quello che vedo comprare ogni giorno da una settimana a questa parte.
Si è perso un po’ di vista la ricerca della migliore struttura e si agisce un po’ “alla disperata”, l’investitore medio è in preda al panico e non sa più cosa fare dei suoi certificati, c’è chi media fino a finire le cartucce o chi vende a qualsiasi prezzo pur di liberarsene.
Alle scelte infelici fatte tra novembre e gennaio sui sottostanti americani (gli switch sono serviti a ben poco, se non ad amplificare le perdite) si aggiungono ora le perdite sui titoli europei che avevano premiato gli investitori più accorti che avevano capito che nel 2022 occorreva tornare a premiare i titoli “VALUE”.
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Lunedi 28 Marzo ore 14.00
Le strategie di difesa ora sembrano avere un approccio diverso:
- sulle banche vedo fare acquisti continui, sembra che lo scopo sia uno solo, mediare il prezzo e attaccarsi alla speranza di vederne un recupero
- sui titoli americani non si muove più nulla: tutti cadaveri??? O impossibilità di trovare un certificato decente per fare uno switch che abbia una qualche valenza razionale?
- Ricerca spasmodica di protezione (airbag, one star, reload) quando invece certe barriere sulle nuove emissioni dovrebbero già essere più che sufficienti ed evitano di sacrificare rendimento in questa fase dove una barriera al 60% dovrebbe già essere una protezione sufficiente dopo i ribassi del 20-30% di molti solidi titoli europei
Ma andiamo punto per punto per cercare di capire come ritengo sia corretto agire in questa fase sui settori più penalizzati dalla guerra:
SETTORE BANCARIO: sulle banche occorre capire i danni che rimarranno nelle banche esposte con la Russia e ragionare a livello di fondamentali, noi di Gbinvesting abbiamo appena analizzato il bilancio BPER che evidenzia un ottimo bilancio, ha dimezzato gli incagli e le sofferenze portandole a valori che non si vedevano da 15 anni, capitalizza 3 volte gli utili del 2021 e paga un dividendo pari ad oltre il 4% del prezzo attuale di mercato; le banche europee più esposte sulla Russia potrebbero non recuperare quanto perso nell’ultimo mese ma cominciano a mostrare una certa resistenza nei prezzi, per cui già le ritengo a sconto sul loro valore patrimoniale anche tenendo conto delle perdite da contabilizzare post Russia.
SETTORE LUSSO: considerato quanto compravano i russi ritengo sia un settore da trattare con le molle, aspetterei a vedere come va a finire la guerra in Ucraina.
SETTORE VIAGGI: insieme alle banche era il settore che stava rialzando la testa da poco prima di Natale, penso sia uno dei primi che si riprenderà alla fine del conflitto e con l’avvicinarsi dell’estate.
Detto questo occorre verificare ogni singolo certificato che si ha in portafoglio e individuare quelli che non hanno alcun beneficio dal tempo e quelli che hanno sottostanti con chiari problemi di bilancio, sui quali ogni switch rimanendo sullo stesso sottostante è sconsigliabile.
In questi casi occorre cambiare cavallo e andare su strutture che potranno beneficiare del probabile calo di volatilità, con barriere ancora sufficientemente lontane e titoli che ci lasciano tranquilli dal punto di vista fondamentale.
Come ho scritto in uno dei miei ultimi articoli il 2022 andrà a privilegiare chi investe in certificati con sottostanti titoli di valore e multipli in ordine.
Oggi i migliori prodotti sono su sottostanti solidi ad alti dividendi e sono della categoria Dividend Adjusted, con la volatilità di questi giorni sono uscite due nuove emissioni molto conservative con rendimenti eccezionali, entrambi emessi da Citigroup
XS2407721245 Phoenix memory airbag dividend step down emesso da Citigroup, con scadenza 15/3/2027
Certificato che ha fatto strike quasi sui minimi, ha l’airbag, trigger cedole e barriera al 60% e rendimento stellare, ben 1,75% mensile
XS2407720783 Phoenix memory dividend step down emesso da Citigroup, con scadenza 15/3/2027
Al contrario del precedente questo è su titoli molto meno volatili ma comunque offre un rendimento del 18% annuo con trigger cedole e barriere al 60%.
Questi non sono adatti a fare degli switch, ma li segnalo per far capire come ci sia da stare attenti alle nuove emissioni: vedo cedole del 12-15% annuo offerte come se fossero certificati eccezionali, in realtà gli Emittenti, vedendo i rendimenti che escono hanno braccino corto e si tengono molto più margine sfruttando l’ignoranza di chi compra che non ha certo le abilità matematiche di sapere sempre il giusto prezzo di un prodotto a seconda delle fasi di mercato e della volatilità del momento.
Per andare a sostituire certificati su titoli come Beyond, Virgin Galactic, Nio, Plug, Palantir, Zoom, Pinduoduo, Jumia etc etc, preferirei invece cambiare cavallo e andare su certificati a forte sconto, magari dei maxicedola come
Su questo certificato trovate articolo che ne spiega le caratteristiche cliccando sul codice Isin.
Alla prossima
Giovanni Borsi
P.s.: stiamo lavorando alacremente per pubblicare quante più analisi sui singoli titoli (siamo a quasi 40 titoli) e singoli certificati (9), convinti che sia l’unico modo per aiutare la nostra Community ad effettuare scelte di investimento consapevoli.