4 Marzo 2023 News

La vignetta tratta dal libro “Bankarate” rappresenta lo speculatore capace, quello che sa attendere per sferrare il colpo vincente con ragionevole certezza di riuscire a catturare la sua preda.

 

Finora abbiamo descritto attraverso i vari personaggi, tipologie differenti di investitori descrivendo principalmente i difetti dei loro comportamenti operativi.

Sappiamo bene che occorre lavorare sui propri errori e non è un caso che le percentuali di chi guadagna sui mercati finanziari sono impietose, soprattutto ora che i broker sono costretti a pubblicare le percentuali di chi guadagna e di chi invece paga costantemente pegno, percentuali nettamente sfavorevoli a questi ultimi.

Il personaggio che oggi descriverò, al contrario dei suoi predecessori ha tantissime abilità e pochissime carenze, la sua natura altamente qualificata lo rende un vero esperto, quasi infallibile nella sua operatività, da qui il suo nome di: “Trader Cecchino”.

Il trader cecchino appartiene a quella categoria di operatore, specializzato in determinate operazioni, quasi di nicchia, che presuppone avere grandi doti e profonda conoscenza della materia; queste operazioni possono essere: aste di apertura, ultimi minuti di contrattazione, gli aumenti di capitale, o quando si presentano delle condizioni non ordinarie, aumento di volatilità spropositata, sospensioni a raffica, movimenti repentini e molto impulsivi, oppure nel mondo dei certificati avere le conoscenze per individuare errori di prezzo che spesso portano a facili guadagni in poco tempo e senza stress.

Il trader cecchino è un investitore con una grandissima padronanza dell’argomento e di un autocontrollo non comune, (su questo aspetto ci torneremo più avanti, perché in alcuni casi proprio il self-control rappresenta il suo tallone d’Achille), ha condizioni prestabilite per ogni operazione, e preme i bottoni BUY e SELL disciplinatamente, solo quando si presentano i requisiti ideali.

Questo particolare trader sa perfettamente quando e come agire per massimizzare la profittabilità dell’operazione badando al rischio, è di una abilità mostruosa, a tal punto da diventare un fenomeno nel suo campo, al pari di una star televisiva o uno sportivo, e se qualcuno riesce ad essere un suo fortunato testimone, ammirandolo all’opera, resta esterrefatto davanti a tale bravura, entrate e uscite millimetriche, stop rigidi e velocissimi, nessuna esitazione o mal di pancia quando deve chiudere un’operazione in perdita, nessun spazio per rimpianti o per l’avidità.

Il portafoglio del trader cecchino è una vera goduria per gli occhi, nessun titolo in rosso, nessun prodotto esotico in sofferenza, nessun asset mediato in perdita, o è completamente vuoto o all’interno ha solo delle vere perle, i veri affari che periodicamente si presentano, frutto di disallineamenti macroscopici e veri e propri regali del mercato che è pronto e felice di raccogliere come uno specializzato “spazzino” del book.

Il detto non ci sono pasti in gratis in borsa è assolutamente veritiero, tuttavia se dovessero capitare state sicuri che il primo a sedersi a capotavola sarà senza ombra di dubbio lo “sniper”!

Il vero problema del cecchino è quello di impiegare in maniera profittevole tutto il tempo che ha a disposizione senza dilapidare i guadagni fatti con maestria nelle operazioni che predilige, le sue operazioni, dove indossa i panni di un vero e proprio guru.

Sono quei momenti noiosi, di contrattazioni lente, senza particolari spunti, gli orari morti nei quali sarebbe meglio fare tutto tranne che stare davanti ai monitor, che lo mettono a rischio fregature.

In questi casi è particolarmente vulnerabile non conoscendo le variabili e le dinamiche che governano quei movimenti, ed è un attimo che il trader cecchino da cacciatore spietato e infallibile diventa facile preda di famelici “squali finanziari”.

La soluzione è semplice e banale ma come tutte le cose facili diventano inspiegabilmente ostacoli insormontabili perfino ad una mente geniale ed allenata come la sua.

A questo abile trader che quando gioca la sua personalissima partita non ha rivali è sufficiente solo calibrare e migliorare meglio alcuni aspetti comportamentali e può veramente diventare l’incubo perfino degli HFT.

3-2-1 mira-colpito e affondato…

 

Biagio Spinelli

 

Per quanto riguarda il mondo dei certificati l’attenzione del cecchino va verso quei prodotti che in poco tempo garantiscono un ottimo rendimento anche se i sottostanti dovessero scendere: un esempio eclatante penso sia stato il certificato DE000UE76C64 di Vontobel sul solo titolo American Airlines, preso a fine gennaio quando dopo poco avrebbe pagato 2 cedole (avendone una a memoria), passata la trimestrale era difficile ipotizzare un crollo delle quotazioni da lì a scadenza (non a caso ora vale 1013 lettera (ossia prezzo di rimborso) nonostante manchi ancora quasi un mese alla sua naturale scadenza; questo è il classico certificato in cui il time decay agisce a favore del certificato, tanto che anche con la discesa di American Airlines del 10% avvenuta in febbraio il certificato è sempre rimasto a prezzi molto alti e sempre in gain.

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Giovedì 23 Marzo ore 14.00

Molti investitori non capiscono questi fattori, anzi dopo aver sofferto un anno e averlo visto ampiamente sotto la barriera si vantano di essersene disfatti proprio quando io l’ho fatto comprare, non capendo minimamente come agisce il tempo e la volatilità sul prodotto (ovviamente crollata dopo l’ultima trimestrale, non essendocene più da lì a scadenza); in quel momento la rischiosità era totalmente cambiata ed un 5,20% in poco più di due mesi era un rendimento quasi introvabile se non andando su scadenze più lontane e con ben altri rischi.

Oppure raccogliere quei prodotti in bid only quando vengono scaricati sul mercato dalle banche (non facendo gli interessi dei clienti) a poche settimane dalla scadenza: in questi casi non si deve neanche pagare lo spread (e fidatevi che il cecchino guarda anche ai costi della singola operazione, sia espliciti che impliciti) per cui il top delle operazioni di breve periodo (zero costi impliciti, che siano di spread o di altri costi oramai inesistenti essendo già stati ammortizzati dall’Emittente).

Ma anche prodotti in emissione, quindi con qualche commissione implicita in più, presentano delle caratteristiche tali da meritare di essere messi in portafoglio subito.

Il certificato su Aston Martin, codice isin IT0006754300, unico certificato presente sul mercato su questo titolo, emesso in un momento in cui il titolo era molto più volatile di adesso, ne è stato un esempio evidente: andava comprato subito, un mese fa era il miglior certificato aggressivo sul mercato, ora è solo un ottimo certificato sul settore auto (ma non più aggressivo avendo Aston Martin a quasi +40% da strike).

Ora attendo di fare operazione simile su Tui quando si realizzerà l’aumento di capitale in programma nelle prossime settimane: anche dovessi essere alla Maldive mi sono già attrezzato per non perdermelo.

Spesso, come in questa fase di mercato, su certificati abbastanza classici e prudenti si aspetta a comprare in quanto si pensa che il mercato ci darà sicuramente l’occasione di comprarlo a meno oppure quando il certificato sarà più scarico di commissioni implicite. Ad esempio io vi ho detto che non comprerò per alcuni mesi i prodotti di BNP chiamati switch to protection, perché li ritengo molto cari e carichi di commissioni implicite proprio perché sono una novità e una esclusiva di BNP.

Ma anche su certificati più prudenti l’esperienza e la conoscenza delle variabili che fanno il prezzo di un certificato può farti agire in modo tempestivo come è stato sul certificato XS2544209724, che si comprava nel primo giorno di emissione a 960, a sconto nonostante i sottostanti avessero fatto strike due giorni prima e fossero già saliti con volatilità in discesa.

Questo prodotto rimane ancora oggi uno dei migliori prodotti prudenti del mercato, visto che si compra in area 900 e non ha titoli in sofferenza.

Il trader cecchino memorizza ogni cosa che gli capita di vedere sul mercato e se nel futuro si ripresenterà un prodotto simile a questo saprà meglio di altri quando e a che prezzo l’Emittente troverà convenienza a rimborsarlo, avrà più facilità a capire se il prezzo è conveniente o se è meglio aspettare, saprà distinguere le proposte ingannevoli da quelle da prendere al volo e si muoverà sempre con la dovuta sicurezza.

Noi di GbInvesting e di TutorAcademy mettiamo semplicemente la nostra esperienza al servizio di chi ci legge e ci riconoscere l’impegno che mettiamo nel fare le cose.

Il prossimo webinar lo terrò al mio ritorno dalle Maldive, dopo la prima scadenza delle tre streghe del 2023 (venerdì 17 marzo), spesso in passato la scadenza di opzioni e futures risulta essere momento di possibile inversione dei mercati, avendo fissato il webinar per giovedì 23 marzo, ritengo ci avrà già dato il tempo di valutare la situazione in cui si troveranno i mercati e se occorre cambiare qualcosa nelle attuali strategie di investimento.

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Giovedì 23 Marzo ore 14.00

Sfatiamo il mito delle pareti piene di monitor, se si hanno le idee chiare i soldi si fanno anche con un cellulare o come ho fatto lo scorso anno su Saipem standomene a bordo piscina in Salento.

Per cui studiate e appassionatevi, non date mai la colpa al computer, alla connessione internet etc etc, pensate solo ad arrivare alla consapevolezza delle vostre debolezze, lavorate sui vostri errori e dotatevi dei migliori attrezzi del mestiere, io vi posso fornire quelli che vi faranno affrontare meglio gli aumenti di capitale, gli arbitraggi, le aste, i certificates o le opzioni, ma poi si deve sempre e comunque passare dal giudizio del mercato, fare le operazioni in demo serve a ben poco, finché non si mettono soldi veri e si fa teoria non si è ancora imparato nulla.

Dei miei sei libri in commercio si dovrebbe cominciare sempre da “Bankarate”, non ti insegna a fare i soldi, ma ti dà il giusto approccio al mercato.

Alla prossima.

Giovanni Borsi