A’ Pullecenella ‘o vedono sulo quanno va ‘ncarrozza
Il famoso detto napoletano ha un significato ben preciso, Pulcinella viene notato solo quando va in carrozza, ma quando lavora sodo per potersi permettere la “bella vita” nessuno lo nota.
Le persone tendono in maniera naturale a vedere solo una parte, la più evidente o la più semplice da vedere: il lusso, gli agi, i traguardi raggiunti, ma a pochi, o nessuno, interessa la strada che si è dovuto affrontare per ottenere tutto ciò.
Quando ci si approccia al mondo del trading, la prima immagine che viene in mente è quella di un mondo dorato fatto di professionisti con abiti griffati, auto di grossa cilindrata, viaggi in prima classe, che sanno godersi la vita e che guadagnano con facilità cifre da capogiro.
L’ambizione, il sogno, la speranza è di emularli, diventando degli investitori di successo alla pari di Warren Buffett, Gordon Gekko, Jordan Belfort, insomma dei personaggi famosi in tutto il mondo, delle vere icone conosciute attraverso film di successo mondiale o grazie al passaparola, che di solito non fanno altro che ingigantire le gesta e le performance a dismisura, arrivando addirittura a narrare di gain milionari, sconosciuti persino agli ignari autori…
Pochi si soffermano su quello che c’è dietro il mondo del push and gain o del premi e vinci: i non addetti ai lavori o semplicemente chi osserva il mondo finanziario dall’esterno, superficialmente e in modo errato, considera gli investitori dei “giocatori” di borsa.
Disciplina, applicazione, dedizione, rischio, sacrifici, delusioni, sono solo alcuni dei fattori determinanti che trasformano il neofita da semplice appassionato di finanza a trader di successo.
Ore e ore di studio, tanti tentativi, le inevitabili battute d’arresto, perdita di fiducia nei propri mezzi, la solitudine, le notti insonni, tutti elementi che le persone sottovalutano o non considerano affatto, pensando erroneamente, che un top trader possegga semplicemente un segreto che non vuole rivelare e condividere.
Si tende a vedere il risultato finale e non i vari passaggi che hanno portato al conseguimento dello stesso.
Le vittorie sul “campo”, i gain, sono frutto di studio di ricerca, di passione, di tanta abnegazione.
Una impresa professionale non è altro che il prodotto finale di un processo durato anni, durante i quali si sono susseguite tutte le diversi fasi appena elencate.
Lo spettacolare gain su Saipem è la prova più lampante di come il risultato raggiunto sia figlio della dedizione, della concentrazione, della sensibilità maturata nell’interpretare le notizie, della padronanza acquisita sul tema aumenti di capitale.
Un trader di successo non è altro che una persona diventata più esperta, che commette meno errori, questo concetto deve essere chiaro, anche dopo svariati anni di studio, di applicazione, di prove, l’errore, la perdita sono elementi imprescindibili di questa professione, la differenza è che grazie all’esperienza, questi non diventano più degli enormi buchi neri.
Un trader professionista trae insegnamenti dagli errori, ha migliorato e velocizzato il suo modello decisionale ed affinato talmente la sua tecnica che in maniera automatica e inconscia è in grado di prendere decisioni che altri non sono in grado di assumere o lo fanno in maniera inconsapevole senza le dovute conoscenze.
Chi pensa di aver capito i meccanismi che governano i mercati dopo qualche operazione andata a buon fine o aver realizzato qualche ottima performance, spesso confonde la bravura dalla fortuna di essere stato graziato da un momento di mercato particolarmente favorevole.
Un’operazione che consiglio ed è utile per la comprensione degli errori o delle motivazioni che ci spingono ad effettuare un trade, potrebbe essere quella di tenere un diario, un registro delle operazioni, classificando ogni trade per data, giorno della settimana, orario e strumento utilizzato.
In questo modo rimane traccia dei singoli trades ed un’analisi successiva a mente fredda ci farà capire se le singole operazioni fossero il risultato di un piano studiato a tavolino, se si è trattato di un’operazione fortunata o semplicemente di un buy a casaccio: il diario di trading è utilissimo per andare a verificare i propri successi e fallimenti, elaborandone le cause e vedere se nel tempo siamo migliorati.
Bisogna attrezzarsi con un’armatura intrisa di passione, comprensione, ricerca, lavoro duro, qualche rinuncia importante, altrimenti prima o poi, molto prima di quanto ci si possa aspettare, il mercato torna a bussare e chiedere indietro tutti i guadagni con gli interessi.
Biagio Spinelli
Per quanto concerne i certificati di investimento, troppo spesso vedo investitori che già hanno fatto un buon percorso di crescita, per cui sanno distinguere un buon prodotto da un altro, che comprano un prodotto solo perché è buono e perché hanno la liquidità da investire.
La settimana scorsa nella mia nuovissima chat TA Telegram Free, ho segnalato alcuni prodotti interessanti ma ho anche sottolineato che fosse importante lasciar passare le scadenze tecniche di venerdì perché ritenevo altamente probabile uno storno del mercato.
È chiaro che oggi, dopo 3 giorni di ribassi, solo su certi certificati più aggressivi o con sottostanti maggiormente coinvolti dallo storno del mercato (bancari) abbiamo la possibilità di acquistare a prezzi leggermente a sconto rispetto a venerdì scorso.
Ad esempio il certificato XS2544208080 su Eni Enel e Total con barriere al 40% e rendimento dell’8,50% annuo oggi è esposto in lettera a 956,94 (è sceso poco ma come ho detto più le barriere sono profonde e più deciso deve essere lo storno del mercato per vederlo scendere)
Ad esempio quest’altro IT0006754656, con barriere al 35% ed un ottimo rendimento del 10,80% annuo ha ancora un prezzo vicino al nominale, per cui non ha perso niente in questi 3 giorni di ribasso.
Un certificato più aggressivo IT0006754300, molto apprezzato dal mercato oggi è tornato ad un ottimo prezzo di 1008.80 e rende un 2% al mese almeno per i prossimi 5 mesi quando poi scatterà la possibile autocall, decrescente di addirittura un 5% al mese.
Quello che voglio dire è che, quando si ha liquidità non è necessario correre subito ad investirla, aspettare una o qualche giornata di ribasso può permettere di investire meglio; non è sempre così, ma non essere totalmente esposti sul mercato permette anche di avere una maggiore lucidità nel saper cogliere le opportunità che offre il mercato.
Queste opportunità potranno ripagarci anche di tutte le volte che magari era meglio stare investiti al 100%.
Se non ti sei ancora iscritto alla chat telegram mandaci una email alla info@gbinvesting.com con il numero di cellulare su cui hai scaricato l’app telegram e verrai attivato subito.
Colgo l’occasione per segnalarti che il prossimo webinar sui certificati sarà martedì 28 febbraio alle ore 14:00.
ISCRIVITI AL WEBINAR GRATUITO GB CERTIFICATES
Martedì 28 Febbraio ore 14.00
A presto
Giovanni Borsi