Scrivo questo articolo per porre attenzione su quanto si sia imbastardita e impoverita la formazione finanziaria in Italia:
- Vedo corsi fatti da persone che non avevano ancora visto un ribasso del mercato e dunque senza alcuna esperienza e, dopo aver mostrato assoluta incapacità a gestire i ribassi, hanno il coraggio di continuare imperterriti a proporre formazione gratuita per principianti (l’unica formazione che sono in grado di fare, visto che anche loro stessi sono principianti): lo scopo è solo di beccare qualche ingenuo alle prime armi, farlo entrare nella loro Community tutta gratuita, per poi rifilargli qualche sola di certificato di investimento: una vergogna!!
- Vedo sponsorizzate di ragazzini che promettono metodi magici per fare soldi ma nessuno che pubblica in anticipo e per diverso tempo le proprie strategie così da risultare credibile, approfittando del fatto che il grosso del mercato è fatto da gente stupida, avida e che non ha voglia di studiare, per cui facile preda di questi soggetti venditori di sogni;
- Sui certificati poi non ne parliamo: tutto il mondo della formazione gira su soldi dati a pioggia a questo o quell’altro formatore per un webinar, per pubblicare un articolo o decantare le qualità di certificati a dir poco inguardabili.
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Martedi 14 giugno ore 14.00
A fine 2021 ho ceduto gran parte della mia attività di formazione alla Tutor Academy mantenendo un ruolo fondamentale nella supervisione su aumenti di capitale e certificates perché ancora alcune sfumature e certi arbitraggi (vedasi l’ultimo su Air France, combinando diritto e certificato turbo short, che è valso più dell’8% in un paio di giorni) richiedono un’esperienza e una capacità intuitiva non indifferente.
Sui certificati ho come obiettivo alleggerire i miei carichi di lavoro che riguardano principalmente:
- un costante lavoro di ricerca che farei comunque per investire al meglio i miei soldi
- un webinar al mese per fare il punto della situazione
- qualche articolo a tema
Vedere però che, come mollo la presa e la mia linguaccia smette di punzecchiare questo o quell’Emittente o di evidenziare comportamenti disdicevoli che mirano esclusivamente a guadagni personali proponendo prodotti “inguardabili”, molta gente cade nella rete di questi intrecci tra sponsorizzate, corsi gratuiti, articoli che decantano i pregi di questo o quel certificato: tutto ciò mi dà molto fastidio, come se avessi fallito nella mia opera di divulgazione e di disponibilità a mettere la mia esperienza al vostro servizio.
Io penso di essere l’unico in Italia che da sempre predica l’arte del confronto, perché un prodotto non deve essere bello e buono solo perché lo dico io, ma perché è il confronto col resto che offre il mercato che deve permettere al mio lettore di ragionare su tutte le variabili in gioco e alla fine di poter decidere consapevolmente se il prodotto è giusto da inserire nel proprio portafoglio di investimento.
Troppe persone, soprattutto quelle che hanno vissuto i momenti d’oro da aprile 2020 ad ottobre 2021, e solo perché gli è andata bene per 18 mesi, pensano di essere diventati capaci, per cui dopo oltre un anno in cui hanno comprato con soddisfazione sulla debolezza (buy the dip) o peggio ancora hanno comprato di tutto senza preoccuparsi dei sottostanti ora vengono a chiedere consiglio su cosa fare.
Il 2022 andrà a privilegiare chi investe in certificati con sottostanti titoli di valore e multipli in ordine: ora su Wall Street si potrebbe ricominciare a inserire qualcosa in portafoglio, titoli dai bilanci in crescita o leader di mercato, ma allo stesso tempo saper scegliere sulle nuove emissioni quelle più generose, quelle che restituiscono al mercato i giusti rendimenti rapportati alla volatilità del momento.
Purtroppo, il mio articolo di inizio marzo che speravo scatenasse una sana concorrenza tra gli Emittenti, a seguito della splendida emissione di Citigroup sul XS2407721245, non ha avuto l’esito sperato, gli altri Emittenti hanno rosicato e sperato che il prodotto andasse in bid only velocemente in quanto fare concorrenza ad un certificato del genere avrebbe significato erodere i propri margini in una fase di mercato in cui sono crollati i volumi e di conseguenza i profitti.
Occorre dunque valutare attentamente un certificato e vedere cosa offre il mercato di analogo prima di sentenziare che è un bel prodotto solo perché il rendimento SEMBRA interessante, perché se il rendimento è BASSO rispetto a quello offerto su analoghi prodotti facilmente avrà commissioni implicite che ci penalizzeranno un domani anche solo quando andremo a valutare il nostro portafoglio, rigorosamente usando il MTM (Mark-to-Market), indipendentemente che l’acquisto sia stato fatto per portarlo a scadenza o meno: la valutazione MTM ci permette di capire se abbiamo fatto bene il nostro lavoro e/o se potevamo comprare meglio, se la volatilità complessiva del nostro portafoglio sta calando (MTM cresce senza che siano cresciuti i sottostanti), se qualche certificato comincia ad essere troppo sensibile alla discesa di uno dei suoi sottostanti etc etc.
Nelle emissioni più recenti segnalo questi due prodotti di Unicredit, uno più speculativo, ma su titoli con bilanci in crescita, e uno sui colossi di Wall Street, due dei quali hanno effettuato o effettueranno a breve lo split delle azioni
DE000HB760L7 Certificato phoenix airbag step down emesso da Unicredit, con scadenza 20/6/2024
I sottostanti sono saliti tutti dal loro prezzo strike, tranne Tesla che perde circa il 3%, ed il certificato è in lettera a 1000.
Ricca cedola, airbag e barriera profonda, su titoli che hanno fatto anche ottimi strike.
DE000HB75Z92 Certificato phoenix step down emesso da Unicredit, con scadenza 20/06/2024
I sottostanti sono leggermente saliti e quota in lettera a 990.
Cedola meno ricca, nonostante non ci sia nemmeno l’airbag, in quanto rispetto al precedente, i titoli sottostanti sono decisamente meno volatili.
Degli altri prodotti segnalati in precedenza Colgo l’occasione per ricordare che sul mercato, non ancora in bid only, c’è ancora questo certificato di Citigroup, che io ho già in portafoglio e che forse oggi è uno dei migliori prodotti in circolazione sui titoli europei:
XS2407722565 Certificato phoenix decrement emesso da Citigroup, con scadenza 21/4/2027
Certificato che vale 1011 in lettera e il titolo worst of è Telefonica in perdita di circa il 3% dal suo prezzo strike.
Il certificato è uno dei più interessanti del mercato: ricca cedola e trigger e barriera profondi.
Vi aspetto al prossimo Webinar Gratuito “GB Certificates”
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