31 Marzo 2022 News

Il trader sordo è, tra personaggi finora descritti, quello con meno possibilità di cambiamento, il che equivale a dire che ha quasi il destino segnato e, nonostante sia sui mercati finanziari da diversi anni, non riuscirà ad effettuare quel salto di qualità tecnico, comportamentale e professionale che la sua esperienza potrebbe far presupporre.

Il suo difetto maggiore è facilmente intuibile dal nome: non ascolta, non sa ascoltare e soprattutto non ha alcuna intenzione di farlo.

A dirla tutta gode nel perseverare.

Se più persone, colleghi, giornalisti, esperti economisti, conoscenti hanno delle buone ragioni per consigliargli qualche strumento finanziario, una dritta per una imminente operazione straordinaria, o semplicemente di non far nulla, la prima reazione che gli viene spontanea è quella di fare l’esatto contrario!

Il suo atteggiamento “kamikaze” anzi utilizzando l’espressione in napoletano che non ha bisogno di essere tradotta: “cap e ca.. i zer…. che rende in maniera immediata la sua lacuna, lo porta a non imparare mai dagli errori commessi, è recidivo dentro, è più forte di lui.

Il solo fatto di non riuscire a imparare dai precedenti errori denota la sua debolezza caratteriale e mentale e per forza di cose siamo costretti a dargli dell’asino!

Non ha l’estro e l’esperienza del trader spaccone, o la paura del trader fifone, ha qualcosa in comune con il trader salmone che però “gioca” una partita singolare, è più in sfida con sé stesso che con gli altri attori del mondo finanziario.

Nonostante ciò, dovendo provare che gli altri sbagliano, che non hanno previsto questa o quella variabile, non hanno studiato in maniera approfondita altri aspetti, hanno sottovalutato la stagionalità, dimenticando i chiari segnali grafici che però solo lui vede, andando contro l’evidenza dei fatti, la probabilità di confezionare un disastro è elevatissima.

In altri casi pecca di eccessiva fiducia in personaggi o metodi palesemente non attendibili o completamente fasulli, possiamo fare tantissimi esempi: corsi che promettono in pochissimo tempo di diventare super trader, metodologie che in qualche settimana sono in grado di farti raddoppiare il capitale di partenza, schemi piramidali di marketing che fanno guadagnare esclusivamente chi li inventa.

È una persona “ottusetta”, nel senso che fa più fatica di altri a comprendere dei meccanismi che sembrano facili alla maggior parte delle persone.

È risaputo che lo schema Ponzi è un vero e proprio modello truffaldino che promette sulla carta enormi plusvalenze ma che in realtà basa i propri guadagni sull’imbroglio in larga scala a tante persone e gli ultimi arrivati alimentano il circolo vizioso e saranno poi quelli che si troveranno con il classico cerino in mano.

Lo schema Ponzi esiste da anni, continuerà ad esistere in futuro, verrà riproposto con qualche variante, troveranno o si inventeranno nuove strategie di comunicazione per renderlo più accattivante, affascinante, del resto basandosi sulla debolezza umana, sull’avidità (a chi non piacerebbe l’idea di facili e cospicui guadagni) hanno gioco facile e riescono facilmente ad invogliare ingenui investitori.

Il trader sordo che non dovrebbe assolutamente appartenere né all’una né all’altra categoria appena citate, perché è un investitore consapevole o almeno dovrebbe esserlo dopo tanti anni trascorsi davanti ai monitor, ha ancora l’insana voglia di provare, di tentare, quell’affare lo stuzzica, lo attrae, ed ecco che “RAGLIA”, cade di nuovo vittima di sé stesso e delle sue debolezze per poi correre a leccarsi le ferite in solitario.

Quando ho iniziato ad operare sui mercati finanziari, più di 20 anni fa ormai,  mi informavo, leggevo, anzi divoravo libri di trading in inglese, andavo alle più importanti fiere del settore cercando di carpire anche quelle che potevano sembrare degli insignificanti ed inutili particolari , ascoltavo chi ne sapeva più di me e voleva darmi qualche consiglio, verificavo l’affidabilità dei patterns, delle configurazioni grafiche che studiavo con grande umiltà, e ancora oggi mi piace tanto ascoltare e imparare nuove metodologie, nuovi strumenti, nuove peculiarità delle piattaforme di trading.

Oggigiorno invece trovi questi ragazzini appartenenti alla generazione X che “ragliano” di continuo, solo perché hanno acquistato qualche NFT o cryptovaluta fortunata (sono centinaia i progetti truffa che sono scomparsi dai radar azzerandosi negli ultimi anni), qualche titolo americano con volatilità stellare, si sentono dei veri maghi della finanza, infallibili trader, dei piccoli “Leonardo Di Caprio “che non hanno bisogno di niente e di nessuno.

Eh si, perché studiando il minimo indispensabile in pochi sanno o ricordano che il personaggio che interpretava il famoso attore fosse Jordan Belfort più noto come il “Lupo di Wall Street” che si fece anche 22 mesi di prigione!

Il trader sordo non ascolta e ritiene inutili consigli preziosi che ha sempre trovato nei libri di trading quali: tagliare le perdite, utilizzo rigoroso dello stop loss, lasciare correre i profitti, non trasformare profitti in perdite, non andare contro trend e di tanti altri ancora.

Il trader sordo per avere qualche chance di successo nel lungo termine dovrebbe resettare completamente e cercare di eliminare la sua parte tossica del trading, ritornare a studiare per analizzare in maniera critica e costruttiva i suoi reiterati errori, fare un bel bagno di umiltà che non guasta mai, avere un’idea e portarla avanti se ha una base solida, altrimenti è solo inutile saccenza mischiata alla presunzione e all’arroganza, un mix letale!

Per diventare profittevole e principalmente “durevole” il DEAF TRADER dovrebbe iniziare ad ascoltare chi può realmente e sinceramente aiutarlo attraverso piccoli ma saggi consigli, non essere testardo a prescindere, non avere paraocchi o dannose convinzioni, possedere una mente elastica e aperta a qualsiasi tipo di scenario senza preconcetti, in poche parole tornare con i piedi per terra.

Un grandissimo in bocca al lupo anche attraverso il linguaggio dei segni!

 

Biagio Spinelli