25 Settembre 2023 Certificati

La vignetta ci insegna una sola cosa: un buon investitore quando i mercati si muovono deve avere le idee chiare e non tentennare troppo nel prendere le decisioni, giuste o sbagliate lo si saprà sempre solo dopo, ma se si conoscono le regole si sa come affrontare i mercati, anche quando questi cominciano a ballare davvero.

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Volatilità in aumento sui mercati finanziari:  come da consuetudine in prossimità di appuntamenti fondamentali quali le scadenze tecniche, o riunioni delle banche centrali si assiste spesso a riposizionamenti sui mercati finanziari,  in attesa delle stesse sembra di assistere ad un match dei pesi massimi tra rialzisti e ribassisti, sui book di contrattazioni se le stanno suonando di santa ragione, gli “orsi” sembrano avere un po’ più di brio, anche se questi ultimi le hanno e le stanno prendendo da diversi anni!

Il 2023 è stato caratterizzato da un poderoso rialzo degli indici azionari in barba alle previsioni di tutti gli analisti che piuttosto di ammettere di aver preso una sonora cantonata corrono ai ripari spostando in là le previsioni, tanto prima o poi ci beccheranno e allora tutti a dire che vi avevano avvisati…

Passando ad un’analisi grafica dei maggiori indici internazionali, si nota che il l’indice tecnologico per eccellenza il NASDAQ, consolida da qualche settimana in prossimità dei massimi relativi di luglio e a pochi punti percentuali dai massimi assoluti registrati a novembre 2021, aree di resistenza e supporto molto chiare e definite rappresentate al rialzo dai 16000 punti e al ribasso dalla soglia dei 14500 punti, i valori si trovano perfettamente a metà tra i 2 valori, a caratterizzare la fase attuale di indecisione.

 

Situazione analoga sul SP500, l’area di resistenza di 4600 ha respinto di nuovo i prezzi sotto i 4400 punti, ci si attende dalla prossima riunione della banca centrale americana e dal successivo discorso del presidente Powell una view chiara sulle prossime mosse monetarie e una tempistica del quando verranno annunciati i primi tagli ai tassi di interessi attualmente al 5,5%.

 

L’indice tedesco sembra quello meno forte e più fragile, dopo una falsa rottura dei massimi assoluti nel mese di luglio 2023, ha corretto fino all’area dei 15500-700 dove staziona da qualche settimana e dove si trova un supporto molto delicato che se rotto proietterebbe velocemente il corso dei prezzi a testare il fondamentale supporto in area 14800, molto positiva invece un ritorno sopra i 16000 punti.

 

Il nostro indice è quello che graficamente è impostato meglio, beneficiando di fatti della composizione che sovrappesa il settore finanziario, in grande spolvero i titoli bancari che nell’ultimo periodo hanno registrato performance a doppia cifra, basti pensare al 20% di BMPS, al +12% di Unicredit, Bami e BPER,  titoli nettamente in controtendenza se paragonati alle vendite diffuse sui mercati azionari degli ultimi giorni, quasi come se ci fosse qualche operazione straordinaria alle porte…

 

 

 

 

Allo stato attuale non ci sono timori per un crollo delle quotazioni come molti auspicano o sperano, se pensiamo che appena 9 mesi fa l’indice stazionava in area 23500 e i più ottimisti si attendevano un altro anno in rosso dopo un pessimo 2022, possiamo renderci conto ancora una volta se ce ne fosse bisogno dell’imprevedibilità dei mercati azionari e di quanto sia importante affidarsi a seri professionisti che ci mettono sempre la faccia, che hanno più di 20 anni di esperienza e che di certo non hanno il timore di ammettere un errore di valutazione o che non sposano un’idea a vita spostando in avanti le “minusvalenze mentali”!

Biagio Spinelli

 

Il via al ribasso delle quotazioni è avvenuto in coincidenza della riunione della Fed del 20 settembre, poteva avvenire un mese fa ma forse tutti se lo aspettavano per cui il mercato ha giocato con i suoi su e giù senza riuscire nemmeno a far salire la volatilità che per tutto il mese di agosto è rimasta praticamente al palo.

 

Ma, come più volte ho sentito dire dall’amico Davide Biocchi, guardandosi intorno non si può non notare un aumento sconsiderato di molti prezzi e l’impossibilità di molte famiglie italiane di andare avanti senza tagliare qualche spesa (ad esempio c’è stato il boom degli hard discount e dei prodotti sotto marca a discapito dei grandi brand dell’alimentare):  questo lo si vede sulle quotazioni di molti titoli del settore consumer alimentare e abbigliamento che nonostante i mercati siano vicini ai massimi dell’anno, hanno già ripiegato notevolmente dai loro massimi.

Quest’estate ho notato una forte contrazione delle presenze in Salento ma anche all’Argentario, dove sto comprando casa, chi me l’ha venduta ha diverse ville che affitta da aprile a ottobre e quest’anno ha visto quasi sparire i tedeschi, pur riuscendo a trovare polacchi, austriaci e cechi, per cui non mi sorprendo certo a vedere sottoperformare il Dax (come ha evidenziato Biagio) o vedere scendere titoli del turismo o delle compagnie aeree, nonostante i proclami di ritorno delle prenotazioni (Tui) ma i margini?

Alla fine nel medio periodo poi sono gli utili aziendali il vero motore delle quotazioni delle azioni, il fatidico P/E che coi tassi a zero poteva anche essere più alto della sua media storica ma ora che la concorrenza delle obbligazioni si farà sentire occorrerà vedere se ci sarà un ritorno sull’obbligazionario.

Sui certificati di investimento il 19 settembre ho scritto nel canale Telegram TA Certificates Free: “IT0006758814 reverse su viaggi; IT0006758855 reverse su tit europei deboli (che ho comprato ieri su canale abbonati) e IT0006758194 che è già nel mio portafoglio modello (e anche nel canale a pagamento) sono 3 certificati per chi creda che il mercato sia impiccato o per chi desidera coprire posizioni in sofferenza long su titoli come AirFrance Tui Plug Siemense Energy etc etc” come se me lo sentissi che il ribasso era dietro l’angolo.

Queste le caratteristiche dei 3 prodotti citati tutti e tre di SMart Etn, che sui reverse è sicuramente l’Emittente più competitivo

CODICE ISIN IT0006758194

CODICE ISIN IT0006758814

CODICE ISIN IT0006758855 

Ma oltre a questi prodotti tengo sempre monitorati i certificati a scadenza 10-11 mesi emessi di recente con la fantastica struttura autocall decrescente del 5% al mese che li rende super resilienti (e lo si vede apertamente dalle loro quotazioni), vediamo se questi giorni di ribasso me li faranno rivedere in area 1005-1015, una cedola la posso anche perdere pur di avere una struttura che in termini difensivi sta dimostrando tutto il suo valore.

Questi i 3 emessi a fine luglio, due di Marex ed uno di SMart Etn, tutti con barriera 60%

CODICE ISIN IT0006758160 

CODICE ISIN IT0006758152

CODICE ISIN IT0006758251 

Questi i 3 emessi a fine agosto che staccano cedola tra una settimana, tutti con barriera 50%

CODICE ISIN IT0006758608

CODICE ISIN IT0006758616

CODICE ISIN IT0006758624 


Ma li vedremo in dettaglio nel mio prossimo webinar in cui ci sarà da parlare anche dei nuovi regolamenti dei mercati che di sicuro non hanno portato benefici al volume di scambi crollato sui minimi dell’anno nei primi giorni dell’adozione del nuovo sistema, con già diversi Emittenti che hanno adottato le misure a loro più convenienti.

Ti aspetto dunque al mio prossimo webinar del 27 settembre alle ore 14 per trattare insieme i seguenti contenuti maggiormente nel dettaglio.

Ricordo che i prossimi webinar saranno in diretta streaming sul nostro canale YouTube: ti invito a iscriverti al canale così che tu possa rimanere aggiornato sulle nuove pubblicazioni.

Per qualsiasi domanda sui certificati trovate uno spazio aperto alla community sia su Telegram che su Facebook.

ISCRIVITI E ATTIVA LA CAMPANELLA PER ACCEDERE AL PROSSIMO WEBINAR
mercoledì 27 settembre ore 14.00

Giovanni Borsi