14 Dicembre 2021 News

Tutto quello che c’è da sapere su un asset viene espresso graficamente in maniera immediata, senza troppi fronzoli, ragionamenti complicati, supposizioni, articoli di giornale, ed il responso attuale è che l’indice tecnologico più famoso al mondo sembra aver esaurito il necessario carburante per proseguire nella sua imperiosa ascesa che l’ha visto più che raddoppiare il proprio valore nell’arco degli ultimi 22 mesi, la performance da inizio anno segnala uno strepitoso +25%.

Tuttavia i ripetuti tentativi di superare i massimi assoluti fatti registrare nel mese scorso si sono infranti su quella che rappresenterà d’ora innanzi l’ultima flebile speranza per chi crede ancora nel rally natalizio, una resistenza fortissima rappresentata dall’area 16450, più volte testata e sempre in grado di respingere i tentativi con forti vendite.

Non bisogna essere dei guru della finanza per capire che il mood di fondo a Wall Street non è più orientato solo a rialzo; i venditori, che nel recentissimo passato sembravano dei personaggi mitologici, bastonati e non poco dai mercati, sono tornati baldanzosi alla carica in cerca di rivincita.

I maggiori titoli che hanno trainato il rialzo partito sui minimi del marzo 2020 hanno già subito correzioni profonde, in alcuni casi superiori al 20% e ci sono tutti i presupposti perché la discesa continui allargandosi pericolosamente ad altri titoli.

Bisogna essere selettivi, è finito il periodo del buy “a casaccio” tanto sarebbe salito tutto; la liquidità immessa sui mercati finanziari da parte delle banche centrali non avrà una “data di scadenza”, purtroppo chi si è affacciato in borsa solo nell’ultimo periodo farà fatica ad adeguarsi rapidamente ad un nuovo modo di operare perché gli manca completamente un pezzo fondamentale del puzzle: il mercato ribassista.

Le profonde correzioni, gli stop che si autoalimentano, la volatilità in aumento, sono tutti elementi difficile da gestire e tenere sotto controllo per i professionisti del settore anche dopo anni e anni di esperienza, figuriamoci l’effetto su chi ancora non ha raggiunto quella maturità ed indipendenza finanziaria per districarsi nel mondo degli investimenti.

Questa sarà inoltre una settimana densa di appuntamenti nella quale si riuniranno le maggiori banche centrali mondiali, e le loro decisioni avranno forti ripercussioni in grado di cambiare radicalmente le nostre scelte d’investimento.

Il denaro facile immesso finora sui mercati ha allargato e deformato la forbice tra mondo reale sempre più in difficolta e quotazioni astronomiche delle maggiori big cap, oltre ad un pericoloso aumento del debito che in passato ha causato crisi finanziarie gravi e velocissime.

La parola d’ordine dovrà essere prudenza, essere liquidi al 40-50% per entrare in presenza di forti correzioni in modo programmato e abbassando notevolmente il rischio rappresenta una grande opportunità.

Per quanto riguarda il mondo dei certificati occorrerà essere più selettivi sui sottostanti, scegliere scadenze più vicine o barriere più profonde, fare acquisti più mirati insomma, molto più ragionati che nel passato: occorre trovare il certificato che ti fa cadere sempre in piedi come ad esempio quei certificati in cui non sai se tifare per il rialzo o per il ribasso del sottostante, tutti ragionamenti che faremo al nostro webinar di oggi pomeriggio.

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14 Dicembre ore 14.00

Biagio Spinelli