Piazza Affari +1,56% pericolo scampato?!
Piazza Affari archivia una settimana positiva del +1,56% nonostante l’ultima ottava in ribasso del -2,23% e un risultato da inizio anno di tutto rispetto (+9,5%). Per ora l’area 25.000 ha resistito alla zampata dell’orso, reagendo con un recupero abbastanza convincente, accompagnato dal settore più colpito dalle vendite della precedente settimana, quello bancario e finanziario.
Dopo aver visto sedute feroci contro diverse banche di grosso calibro in crisi di liquidità, aiutate da consorzi di altre banche e Stati, non si può dire che la bufera sia passata e i problemi risolti a dovere. Tra i titoli migliori, anche se si tratta di mero rimbalzo, Fineco svetta a +6,70% mentre il peggiore è Banco Bpm a -3,65% questo per dire che il settore non è stato corale nel recupero, bensì selezionato scrupolosamente e questo depone più a favore di uno zig zag in un ampio range di lateralità e meno ad una direzionalità dell’indice.
C’è una probabilità statistica favorevole per il mese di aprile stagionalmente positivo, ma molto dipenderà dalla chiusura del mese di marzo, che in caso di ulteriori affondi chiamerebbe rimbalzi dai minimi visti in settimana, mentre in caso di ulteriori recuperi oltre i massimi della settimana proietterebbe il MIB40 in area 27.000.
La partita è quindi ancora molto aperta sia al rialzo che al ribasso, potrebbero essere ulteriori notizie provenienti dallo status di altre due banche europee in bilico, Deutsche Bank e Societè Gènèrale, a dare il là alle danze europee. Forse per una volta le banche italiane hanno fatto meglio i compiti, ma non c’è modo di evitare l’adeguamento ribassista, anche se meno accentuato, rispetto alle concorrenti internazionali, qualora subissero vendite copiose.
Dal lato obbligazionario, fanno molto bene i BTP che recuperano quotazioni più alte della media degli ultimi mesi, limando al ribasso i rendimenti, ma incombe il gravoso Debito Pubblico che soffre tassi comunque molto alti rispetto allo scorso anno.
Il cambio Euro/$ prova a scavalcare 1,09 per poi perdere quota velocemente fino a 1,07 che per il cambio più importante è tanta roba, mentre dimostra grande forza l’oro che sosta in area 2.000$ dimostrando la sua natura di bene rifugio.
Il Bitcoin in area 28.000$ mostra i muscoli, cogliendo un momento ideale per dimostrarsi come valuta integrativa durante turbolenze di credibilità delle banche centrali di stampare moneta come se non ci fosse un domani… e chi pagherà mai questi debiti?!
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