Non ci sono più i Robin Hood di un tempo
Una settimana frizzantina quella conclusa alla vigilia del lungo ponte sul Ferragosto 2023 che ha visto una doccia fredda arrivare dal Governo relativamente alla supertassa sugli extra profitti delle banche, rettificata e ridimensionata di fretta il giorno successivo viste le ripercussioni. La scossetta di magnitudo 1,8-2,2 è stata avvertita dalle banche, ha smosso un pochino le acque per far credere che “quello che è giusto è giusto” un richiamo alla memoria di un Robin Hood di altri tempi… ormai perduto! Sembra la ripetizione del proclama fatto lo scorso anno relativamente alla tassa sugli extra profitti delle società energetiche, ve lo ricordate come è andata a finire?!
Tante parole e pochi spicci recuperati, vien da chiedersi se sia più grave l’ingenuità di chi ci crede o di chi lo vuol far credere, sta di fatto che ogni tentativo di fare qualcosa di buono e giusto per il Bel Paese sia tutto fuorchè messo in pratica, i poteri forti continuano a mantenere salde le briglia in mano, as usual of course! (https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2023/08/08/banche-come-funziona-la-tassa-sugli-extraprofitti_fc620ed7-33b6-4e2c-9e96-a7ffef7212e8.html) fatta la legge, trovata l’elusione (è più politically correct del termine inganno): in pratica si lancia il sasso nello stagno per risvegliare l’attenzione sul mega affare regalato alle banche che se ne approfittano dei tassi in rialzo senza riconoscere nulla ai clienti, depositanti della stessa liquidità sfruttata avidamente per far leva sul loro business. In sintesi, le banche e i banchieri sono gli stessi aguzzini senza scrupoli che dopo fior fiore di fallimenti, mandando in disgrazia i clienti senza colpo ferire, sono ancora in regia come se nulla fosse, scaltri come faine a schivare gravi responsabilità. La storia è una mera e sublime ricapitolazione, che con la complicità di chi dovrebbe vigilare, a tutela dei cittadini, per memoria corta o sbadataggine, non fa nulla per scardinare questa squallida piaga (lo scandalo Subprime ne è una dimostrazione).
Venendo ai numeri salienti di Piazza Affari, l’unica banca a pagar pegno è stata Bper (-6,80%) per di più risultando anche il titolo peggiore del MIB40, che ha chiuso un consuntivo settimanale contenuto nel fisiologico -1% a 28.275 grazie al buon recupero successivo al tonfo vissuto sul settore bancario. Rispunta l’hype (slang di moda) su Telecom (+10%) che diventa il miglior titolo della settimana, e a dimostrazione di quanto sopra esposto, ci pensa MPS (+4%) a fare pendant di due carrozzoni simbolici di spreco e di palle al piede degli italiani, insomma portare una ventata di… aria fritta! In questa irrazionale dinamica borsistica, come già osservato in un precedente articolo di questa rubrica, non si esclude che la dimostrazione di forza relativa di MPS possa riservare altre sorprese in futuro, probabilmente più positive o meno negative. Euro/$ sotto 1,095 Oro intorno a 1.950$ petrolio 83$ obbligazionari in affanno e Bitcoin stabile a 29.500$. Dalla spiaggia è tutto, a voi buon Ferragosto!
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