18 Settembre 2022 News

Mercati finanziari particolarmente nervosi nelle ultime settimane, rimbalzi corposi e repentine inversioni che cancellano in poche ore di vendite, significativi rialzi giornalieri.

Le borse restano ostaggio delle politiche monetarie messe in campo dalle banche centrali, le stesse che per anni hanno drogato i listini finanziari immettendo liquidità infinita, agevolando e favorendo l’acquisto di qualsiasi asset e creando una bolla finanziaria senza precedenti e che adesso corrono al riparo, perlomeno ci provano a rimediare ai loro stessi errori con aumenti del costo denaro trimestrali!

Gli operatori (o meglio gli HFT) non possono che seguire la frenesia generalizzata reagendo in modo scomposto e non lineare agli aumenti dei tassi di 75 basis points effettuati dalla Banca Centrale Americana e da quella Europea, nel giro di un mese solare.

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Mi sorprendo sempre di come possa essere possibile lasciare in mano a chi, con errori macroscopici, abbia fatto danni economici colossali, la prerogativa di pensare e proporre soluzioni per i propri sbagli e di avere la possibilità di attuarle.

Questo è quello che di solito fa la politica, si commettono assurdità gigantesche senza logica e successivamente con una nonchalance ai limiti del ridicolo e senza mai ammettere le proprie colpe si propongono alternative, il paradosso è che questo meccanismo perverso viene, non solo accettato, ma permesso e in alcuni casi quasi, richiesto ed osannato!

In borsa è noto, rialzi e ribassi sono all’ordine del giorno ma un minimo di coerenza non guasterebbe soprattutto se queste violente escursioni avvengono in un arco temporale particolarmente ridotto.

Fondamentale in questi periodi di turbolenza è possedere una chiara strategia di investimento, decisa e studiata a tavolino, considerando tutte le variabili in gioco e non omettendo scenari ritenuti improbabili, anzi quelli nascondono le maggiori insidie, perché ci trovano completamente impreparati alla loro gestione.

Le domande da porsi prima di un qualsiasi investimento dovrebbero essere:

Quali sono gli elementi che ci guidano o ci hanno guidato nell’acquisto dello strumento finanziario?

Sono cambiate le condizioni che hanno spinto ad effettuare l’operazione?

Cosa prevedeva il piano B o C?

Ho un piano B o C?

Etc etc

Queste riflessioni vanno sempre considerate prima di un possibile acquisto.

Altrimenti gli investimenti si riducono a mere scommesse e in questo caso meglio cambiare location e andare al casinò o una qualsiasi delle migliaia di agenzie di scommesse sparse sul territorio, almeno l’ambiente è frequentato e ci si diverte sicuramente di più che stare per ore e giorni davanti ad un monitor da soli e rimuginare su cosa si poteva fare e non si è fatto parlando e imprecando, spesso contro sé stessi

Graficamente non è cambiato moltissimo da marzo 2022, è evidente una perdita di momentum nelle ultime 4 settimane, è vero anche che fintanto i supporti non saranno violati, non possiamo parlare di un mercato marcatamente ribassista, siamo in una fase di “studio” senza particolare direzionalità.

In questi mercati il “fading”, ovvero la tecnica di vendere le resistenze e comprare i supporti, operando su particolari livelli e con un time frame di breve, può rivelarsi l’operatività più premiante e con meno grattacapi.

Nel grafico sottostante si può notare come tutti gli acquisti effettuati sulle aree di supporto individuate tra 3650 e 3800 avrebbero generato un ottimo ritorno, cosi come tutte le vendite in prossimità delle aree di resistenza tra 4300 e 4200, meglio concentrarsi su aree di intervento mirate che stressarsi intraday cercando o il più delle volte sperando, di beccare un “supertrend” e restare incastrati per mesi.

Per chi opera in certificati è sicuramente più facile, anche se si dovrebbe comprare sempre sulla debolezza perché oltre a permettere prezzi più bassi dei certificati si ha il beneficio dell’aumento di volatilità che agisce anch’essa a contribuire a deprimere il prezzo del certificato.

Operare su certificati lunghi ci si espone molto di più al rischio rialzo di volatilità e di perdite consistenti in caso di uno sciacquone del mercato.

Con l’economia che gira a rilento sperando che termini la guerra in Ucraina e di conseguenza che calino i prezzi delle materie prime che hanno portato l’inflazione a valori a dir poco insostenibili per tutte le principali economie mondiali, occorre prestare molta attenzione quando si investe in certificati.

Scadenze brevi sono da prediligere, così come introdurre qualche certificato reverse, come questo emesso da Smart Etn, che ha in Intesa il suo best of.

Ciò lo rende ancora più appetibile per una serie di motivi:

  • Il certificato si compra a sconto sul nominale e la cosa porta il rendimento a un anno a circa il 18%
  • Intesa è il titolo maggiormente presente nei portafogli long, per cui questo certificato diventa una sorta di protezione su tanti altri certificati long
  • Intesa è il best of ma è anche quello che stacca il dividendo più alto (circa un 10%), per cui avere la barriera al 130% è di fatto come avere la barriera 140%

IT0006752395  Phoenix reverse memory su Moncler, Stm, Intesa e Leonardo scadenza 2023, emesso da Smart ETN

In settimana, per chi già non lo sapesse, sono stato invitato alla presentazione della Smart Bank, che, probabilmente dal prossimo anno, diventerà l’Emittente dei certificati Cirdan in Italia, contribuendo ulteriormente alla credibilità dell’Emittente, già molto apprezzato dagli investitori professionali.

Questo l’articolo che ho letto ieri su “Verità & Affari”.

Alla prossima

Biagio Spinelli e Giovanni Borsi

 

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