Finora tutto come da aspettative (-1,81%)
Piazza Affari archivia una settimana negativa, segna un consuntivo del -1,81% in corrispondenza della notizia più ridondante, spammata su tutti i media venerdì, relativa al Chapter 11 di Evergrande, la famigerata società immobiliare già in dissesto finanziario proclamato due anni fa, che oggi si è dichiarata ufficialmente fallita. Il mese di agosto è incanalato in una discesa lineare e controllata, come da aspettative di stagionalità, corroborata dai precedenti 7 mesi crescenti fino a segnare il picco massimo dell’anno esattamente a fine luglio, secondo le teorie previsionali ideali. Seguendo questo schema, il condizionale è doveroso più che mai, avrebbe senso una prosecuzione del ribasso, alternato a rimbalzi, che vedrebbe la sua conclusione indicativamente entro il mese di ottobre, ma come sempre l’aderenza rispetto alla realtà dei fatti è lungi dall’essere preventivabile e accurata.
Salterebbe la fisiologica discesa se fattori esogeni in qualche modo collegabili alla crisi cinese si espandessero producendo un effetto contagio globale, coinvolgendo di riflesso molti settori economici più o meno riconducibili alla Cina. I fantasmi della Lehman Brothers tornano a far parlare di sé, seppur ci siano “esperti” che sostengono di non esserci le stesse condizioni e di stare tranquilli, tanto quanto i loro colleghi sostengono l’esatto opposto, nel mentre si è portato avanti M. Burry (la grande scommessa) puntando al ribasso sui mercati USA mediante l’acquisto di 1,6 MLD in opzioni put.
Andando nello specifico del MIB40, la chiusura di settimana si attesta in area 27.750, all’incirca 2.000 punti dai massimi, con bersaglio facile Nexi (peggiore della settimana a -6%) che nega la velleità di recupero ipotizzata qualche settimana fa, segna nuovi minimi storici sotto 6,50 seppur disegnando una dragonfly doji che in analisi candlestick segnerebbe un bottom da cui ripartire, invertendo il trend di fondo (rimbalzo del gatto morto?!). Resistono le banche popolari Bper (migliore della settimana a +1,6%) e Bpm (+0,6%) seguite da Telecom (+0,4%) che con un +28% ytd si porta al decimo posto grazie al memorandum MEF e KKR sulla rete TIM. Gli obbligazionari subiscono l’aspettativa di ulteriori potenziali rialzi dei tassi da parte delle banche centrali o comunque nessun taglio all’orizzonte, il Bitcoin picchia al ribasso fin sotto i 26.000$ mentre l’Euro/$ rimane sotto 1,09 e l’oro si indebolisce a 1.888$. Solita “sorpresa all’italiana” della benzina alle stelle in agosto nonostante il petrolio sia stabilmente a 81$… mistero!
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