Il mercato è affamato di buone notizie, e il dato sull’inflazione Usa ad ottobre più contenuto delle attese ha innescato un vero e proprio rally sugli indici internazionali, di quelli che, a livello daily, non si vedevano dal 2020, dove però le oscillazioni, nell’arco di una giornata di contrattazioni erano anche pesantemente negative.
L’ipotesi di un rallentamento del ritmo dei rialzi da parte della banca centrale americana ha messo le ali alle borse mondiali, alle quali è bastato intravedere una finestra positiva per il picco dell’inflazione per festeggiare in maniera euforica ed anticipare il cosiddetto rally natalizio.
Un’ondata di acquisti e un movimento impulsivo hanno cancellato in appena qualche ora, 2 mesi di ribassi generalizzati degli indici americani, i maggiori titoli del listino tecnologico, Amazon, Meta, Apple, Microsoft, Tesla, Netflix, titoli oltremodo penalizzati nell’ultimo trimestre, hanno fatto registrare enormi rialzi compresi tra l’10 e il 20%.
Chi conosce e vive i mercati da più di 25 anni sa che queste giornate con oscillazioni molto ampie, sono eventi non certo comuni, i rimbalzi sono tanto più forti quanto maggiori sono state le vendite nel periodo precedente, per cui, prima di considerarli come qualcosa che possa far invertire la tendenza ribassista, necessitano di ulteriori segnali di conferma.
Di fatto le performance sugli indici americani da inizio anno sono ancora in profondo rosso, S&P 500 -20%, il NASDAQ -30%, colossi tecnologici e super capitalizzati quali Amazon, Tesla o Meta Platform, tanto per citarne alcuni, hanno dimezzato le proprie quotazioni.
Il nostro listino si è comportato meglio, è negativo “solo “del 9%, ma c’è anche da dire che non era certo cresciuto come gli americani, anzi, le quotazioni sono ancora lontanissime dai massimi del 2007 o di quelli “preistorici” del 2000!
Prima di stappare champagne e brindare anticipatamente alla morte dell’orso, attenderei almeno un consolidamento dei prezzi sugli attuali valori, per evitare di sbagliare timing e andare in sofferenza, d’altronde una situazione simile si è verificata lo scorso giugno e dopo l’iniziale euforia abbiamo assistito a nuove vendite e nuovi minimi relativi.
Dal grafico è ancora più evidente quanto avvenuto nella giornata di contrattazione del 10 novembre 2022, una fortissima reazione su un’area di supporto particolarmente sensibile, area che è sempre stata difesa dagli attacchi ribassisti negli ultimi 6 mesi per evitare un ulteriore crollo delle quotazioni, valori, quelli attuali, che è bene ricordarlo sono ancora di più di venti punti superiori ai massimi pre Covid.
Se le quotazioni dovessero consolidare e superare i 12000 punti potremmo affermare che il peggio è alle spalle, e pensare di nuovo ad acquisti mirati su sottostanti solidi. Sotto tale soglia, tornerebbe l’incertezza, da sempre detestata dai mercati finanziari, e la volatilità e di conseguenza la probabilità di assistere a nuovi e pericolosi minimi.
In questi momenti di mercato occorre sapere osservare dove si celano i veri acquisti (e non le ricoperture degli short), ma non basta, occorre anche avere un occhio sul futuro, sui dati trimestrali che usciranno a gennaio/febbraio.
A me personalmente piace molto questo prodotto long emesso da Vontobel, in quanto ha Lufthansa che si sta comportando bene (all’interno del suo settore è sicuramente il titolo più forte) Airbnb che più volte ha dimostrato di avere nei 100$ un buonissimo livello di reazione e Carnival che dopo i minimi a poco più di 6$ ha innescato una buona reazione che non è stata scalfita neanche dall’ultimo ribasso del Nasdaq.
DE000VV61P98 Certificato emesso da Vontobel, con scadenza 26/03/2024
Uno dei pregi di questo prodotto è la scadenza abbastanza vicina, la probabile autocall che ci permette quasi di fare il tifo perché uno dei titoli scenda e rimandi più in là l’autocall, così da continuare a percepire ricche cedole del 2,38% mensili.
Il secondo prodotto che mi piace è invece un reverse che ha due delle banche più disastrate d’Europa (Credit Suisse è in procinto di lanciare adc da 4 miliardi), Apple e Tesla che invece saranno alle prese con la contrazione delle vendite (per via del calo dei consumi) per cui dubito che potranno far crescere in soli 12 mesi la propria capitalizzazione del 30%.
IT0006753419 Certificato emesso da Smart Etn, con scadenza 8/11/2023
Anche in questo caso la breve durata gioca decisamente a favore, essendo strumenti abbastanza volatili per via dei sottostanti, meglio entrare e scaglionarne l’acquisto in momenti differenti.
Ad esempio sul primo ho già effettuato due acquisti, mentre sul secondo ho fatto un solo ingresso così da poterlo incrementare non appena il mercato o qualche titolo del paniere (possibilmente il best of) mi darà segnali di inversione.
Un caro saluto
Giovanni Borsi & Biagio Spinelli
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