23 Luglio 2023 Borsino

Dal megafono al microscopio selezionando valore

 

Piazza Affari stringe i denti e mantiene il suo status di eccellente forza relativa, il MIB40 aggiorna nel contempo i massimi ormai prossimi alla soglia dei 29.000 con una performance consuntiva settimanale del +0,67% mettendo a dura prova i più incalliti ribassisti, perennemente imbrodati nel loro torto pessimistico. Non si può negare che la fortuna aiuti gli audaci, in questo caso sono stati spudoratamente ripagati della parsimoniosa fiducia nella provvidenza, perchè va detto che mai come in questo 2023 la dea bendata abbia smentito il detto “chi dorme non piglia pesci”. Tant’è che lo stock picking ruspante, senza tanti studi ai piani alti, fatto l’autunno scorso in un momento di evidente corsa ai saldi, ha permesso di cantare vittoria all’investitore risoluto e gridare alla sfortuna ai trader contro trend o attendisti indecisi. 

Tradotto, chi ha ascoltato le cassandre che blateravano sui media a gran voce e titoloni da fine del mondo finanziario ha perso una grande occasione e dato che pasti gratis in borsa non ce ne sono, il treno è ormai perso e bisognerà aspettare un bel po’ prima di riconoscerlo… e non perderlo di nuovo! Riprendendo il titolo di questo articolo, il megafono delle notizie è l’esempio eclatante di come la manipolazione mediatica possa trarre in inganno l’investitore poco critico nel fare selezione tra ciò che può essere utile e ciò che può arrecare danno nell’individuare valore quando si “mettono soldi a mercato”. Pertanto, più gli asset finanziari si inerpicano verso vette sempre più alte, maggiore diventa l’esigenza di setacciare al microscopio gli investimenti e mantenere un rapporto di rischio/rendimento sotto controllo. 

Come si dice:“c’è un tempo per la semina e c’è un tempo per il raccolto” e occorre fare attenzione a non abusare della fortuna ed anche dell’avidità, vista l’esuberante performance fin qui raggiunta. Lunedì staccherà dividendo il titolo Enel pari a 0,2 (rendimento circa del 3,2% lordo) a saldo del dividendo totale (0,4 euro) per l’esercizio 2022, ricordando la storia recente che ha visto recuperare il 50% in 8 mesi dai minimi dello scorso ottobre, quando sembrava spacciata. Stessa sorte per Pirelli, con dividendo nettamente inferiore e con incidenza per capitalizzazione quasi impercettibile, in rapporto di 1/13 rispetto ad Enel. Il petrolio riprende quotazioni sopra 76$ così come l’oro che prova a mantenersi sopra 1.960$ mentre l’Euro/$ prima sfreccia verso 1,13 ma ci ripensa e si rimangia quasi 2 figure, stabile il Bitcoin poco sotto i 30.000$.

 

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