La società in sintesi
Il gruppo Credit Suisse Group AG è una società svizzera di servizi finanziari leader a livello mondiale.
L’attività del gruppo si articola in tre settori:
– investment banking;
– private banking: gestione patrimoniale, business e retail banking;
– asset management: CHF 1614 miliardi di attivi in gestione alla fine del 2021.
Alla fine del 2021, il gruppo disponeva di CHF 392,8 miliardi di depositi correnti e di CHF 291,7 miliardi di crediti correnti.
I ricavi sono distribuiti geograficamente come segue: Svizzera (32,1%), Europa/Medio Oriente/Africa (15,5%), Americhe (38,9%) e Asia/Pacifico (13,5%).
Principali azionisti:
Indicatori economici:
Totale azioni sul mercato: 2.650.747.720
Capitalizzazione: 12,26 Mld al 9 febbraio 2023
Ricavi: 3,06 Mld (4 Trimestre 2022) 3,8 Mld (3 Trimestre 2022)
Utile netto: -1,4 Mld (4 Trimestre 2022) -4 Mld (3 Trimestre 2022)
P/E: -1,9
Presentazione dati 10/05/2023
Analisi tecnica
Il titolo come si evince dal grafico è chiaramente in trend ribassista, un’emorragia di valori che dura ormai da diversi anni, basti pensare che solo negli ultimi 6 mesi l’istituto ha dimezzato la propria capitalizzazione, di fatti l’aumento di capitale di 4 miliardi appena concluso si è reso necessario per evitare il rischio default.
Le quotazioni hanno nelle ultime settimane rotto tutti i più importanti supporti, avvicinandosi pericolosamente alla soglia psicologica dei 2 CHF, solo la tenuta dell’attuale supporto in area 2,2 potrà evitare ulteriori e aggressive vendite che potrebbero dare il la ad un vero e proprio panic selling.
1 Resistenza 2,50 successiva 3
1 Supporto 2,20 successivo a 2
NEWS
9 febbraio 2023- Credit Suisse ha riportato una perdita netta nel quarto trimestre di 1,4 miliardi di franchi svizzeri (1,51 miliardi di dollari), mentre continua la sua grande revisione strategica.
Il risultato trimestrale è stato peggiore delle previsioni degli analisti che prevedevano una perdita netta di 1,32 miliardi di franchi svizzeri, e ha portato la perdita dell’intero anno del creditore svizzero in difficoltà a 7,3 miliardi di franchi svizzeri.
Sotto pressione da parte degli investitori, il Credit Suisse ha annunciato in ottobre un piano di semplificazione e trasformazione delle sue attività nel tentativo di tornare a una redditività stabile dopo la cronica sottoperformance della sua banca d’investimento e una serie di fallimenti in materia di rischi e conformità.
L’amministratore delegato Ulrich Koerner ha dichiarato che il 2022 è stato un “anno cruciale per il Credit Suisse” e che l’azienda ha “eseguito a ritmo” il suo piano strategico per creare una “banca più semplice e focalizzata”.
28 ottobre 2022- Credit Suisse è in profondo rosso. Nel terzo trimestre del 2022 il colosso del credito svizzero ha registrato una perdita di 4,03 miliardi di franchi (4,06 miliardi di euro), che diventano 5,9 miliardi considerando i nove mesi. Un’emorragia copiosa, se si guarda all’utile di 435 milioni conseguito nello stesso periodo dell’anno scorso.Da qui la decisione, in realtà preventivata dal mercato ormai da settimane, di lanciare un aumento di capitale pari a 4 miliardi come parte di un piano di ristrutturazione che prevede anche la riorganizzazione delle attività e il taglio di 9mila posti di lavoro a livello globale. Una misura che dovrebbe allontanare definitivamente il rischio di default.
A incidere sui risultati parziali di Credit Suisse sono stati soprattutto i ricavi, calati del 36% a 11,86 miliardi di franchi nei nove mesi e del 30% a 3,8 miliardi nel terzo trimestre. Il consenso compilato dall’azienda prevedeva per il periodo luglio-settembre una perdita netta di 413 milioni su un fatturato di 3,99 miliardi. Non va meglio sul fronte patrimoniale, dove la banca ha registrato un Cet1 ratio, indice chiave della solidità del bilancio, in calo dal 14,4% del 2021 all’attuale 12,6%. “I risultati sono stati fortemente influenzati dalle continue turbolenze di mercato e dalle difficili condizioni macroeconomiche, che hanno determinato una performance più debole soprattutto per l’Investment banking”, ha dichiarato il ceo Ulrick Körner. Che ha aggiunto: “La nostra recente performance a livello di gruppo è stata deludente”.
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