Diciamo che per i certificati, dove di solito la strategia è comprare e tenere (buy and hold) cominciare con la scelta del miglior certificato è già tanto.
Prendiamo spunto da questo detto popolare per sottolineare che in finanza non è proprio così, perché molti sanno aprire una posizione ma poi la gestione emotiva li porta a perdere, per cui spesso la differenza sta nel saperla gestire.
Questo vale per tutti gli strumenti finanziari.
In ogni caso anche la corretta analisi fatta prima dell’acquisto è fondamentale e questo articolo vuole dare importanza all’analisi che va fatta prima dell’acquisto di ogni prodotto finanziario, perché limitarsi al primo prodotto che ci viene presentato dalla Banca, notoriamente in aperto conflitto di interessi, quando potresti trovare prodotti simili migliori, può risultare una scelta avventata e perdente.
Sul futuro rendimento dei prodotti finanziari nessuno ha la sfera di cristallo, ma se io compro regolarmente il miglior prodotto a parità di altre condizioni, sia nel bene che nel male delle prossime fluttuazioni dei mercati, alla fine otterrò un maggior rendimento.
Del resto tutta la nostra attività si basa sul concetto del rapporto rischio rendimento per cercare di avere sempre le probabilità a nostro favore, alla fine, per una semplice legge della statistica, il risultato ricompenserà le nostre analisi.
Per cui alla fine di questo articolo desidero che il lettore abbia consolidato i passaggi chiave che sono necessari al fine di ottenere un confronto oggettivamente valido fra i tre certificati “WORST OF” presi ad esempio, tutti sul settore finanziario.
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Giovedi 13 Gennaio ore 14.00
BARRIERA 50% TRIGGER CEDOLA 60%
IT0006749326 Certificato emesso da Smart Etn, con scadenza 15/12/2026
Tutti i titoli sopra strike e prezzo intorno al nominale.
Rendimento annuo 10%
Rendimento in caso di autocall 10%
Questo certificato ha al suo interno la clausola “Dividend Adjusted” che di fatto prevede un abbassamento/alzamento delle barriere in considerazione dei dividendi effettivamente pagati dal titolo sottostante, questa clausola permette di ottimizzare il rendimento a favore del risparmiatore che detiene il certificato.
BARRIERA 65% TRIGGER CEDOLA 65%
DE000VQ8ZCD4 Certificato emesso da Vontobel, con scadenza 1/07/2026
Credit Suisse sotto strike del 4% e prezzo del certificato 94 lettera.
Rendimento a scadenza 8.50%.
Rendimento in caso di autocall 8% in meno di 3 mesi.
BARRIERA 65% TRIGGER CEDOLA 70%
DE000UH35MD3 Certificato emesso da Ubs, con scadenza 2/12/2026
Tutti i titoli sopra strike, il worst of è Generali a +1%, prezzo del certificato 105 lettera.
Il peggiore è senza ombra di dubbio quello targato UBS, trigger cedola al 70% su una durata 5 anni con quel rendimento e quel prezzo non ha proprio senso, l’autocall posta ad un anno e mezzo è alquanto improbabile (messa ad arte dopo 2 dividendi di Generali e Intesa) e fa pensare a commissioni implicite molto elevate, potrebbe essere il classico caso scuola e farci capire come certi Emittenti siano da evitare come la peste in emissione, probabilmente il giusto prezzo del certificato sarà 94-95 (il prezzo di quello di Vontobel) e sarei pronto a scommetterci di vederlo a quel prezzo nel giro di due o tre mesi, anche se Generali dovesse mantenere il prezzo di adesso, e se sarà così vedremo molti che scriveranno dell’eccezionale sconto sulla componente lineare e del probabile affare in caso di autocall.
Nell’ultimo mese penso di aver insegnato abbastanza bene ai miei abbonati come si cercano le occasioni di autocall e quali sono i veri sconti sul prezzo e siccome prevedo un 2022 molto ballerino certi errori di valutazione potrebbero costare molto cari.
Il certificato di Vontobel è già meglio, ma unicamente per via del prezzo, su trigger e barriere al 65% a 5 anni non sono stati certo generosi in emissione e lo dimostra il prezzo attuale a 94; anche la scelta dei titoli sottostanti è discutibile, sembra più una scelta dettata dalla volatilità dei titoli che dalla bontà dei sottostanti: in un mercato come questo non punterei mai su una banca (e tutte e tre nella loro storia hanno evidentissimi bagni di sangue in operazioni sui derivati estremamente azzardate) che possa aprire domani a -10% per una qualche perdita sulla Evergrande di turno.
Quello di Smart Etn è un giusto mix, ha tutti i titoli sopra strike, il worst of è la banca che attualmente ha maggiori margini di crescita (Banca Popolare dell’Emilia Romagna), presenta multipli che non ha nessun’altra banca italiana, il rendimento del 10% è decisamente interessante e può piacere anche se non ha autocall sino a dicembre, anzi proprio questo permette all’investitore di essere certo almeno delle prime 12 cedole.
Visto che spesso mi sento accusare di comprare e vendere i certificati come un trader e non come un cassettista, beh posso dire che questo (che non ho ancora comprato perché speravo di pagarlo un po’ meno del nominale) mi è piaciuto da subito e l’ho messo sotto osservazione, ma proprio perché il timing su un prodotto come questo non è fondamentale ne ho tardato l’acquisto proprio perché preferisco vederci chiaro sul mercato in generale.
E questo inizio anno finora ci ha solo confermato la forza del settore bancario e aggiungerei quello dei viaggi (che io avevo previsto già prima di Natale) che probabilmente sconta il fatto che più sono i contagi adesso e prima arriveremo all’immunità di gregge, e la borsa sappiamo che prezza le attese future.
Sul mercato americano cominciano ad essere sempre più frequenti i temporali per cui meglio Alibaba (diventato oramai un titolo value) che prezza 11 volte gli utili attesi sul 2022 o una Amazon che quota 88 volte gli utili?
Penso che nel lungo termine prima o poi le quotazioni debbano riflettere i fondamentali dell’economia e quest’anno potrebbe essere un anno di consolidamento soprattutto sui titoli che hanno corso troppo o che prezzano business che ancora devono produrre il primo euro di utile.
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Giovedi 13 Gennaio ore 14.00
A presto
Giovanni Borsi