La bellissima vignetta di Don Alemanno, tratta da “Bankarate”: potremmo sostituire il “ben 40 cm di altezza con un bel 40% di protezione” ed è perfetta per questo articolo.
È tempo di resoconti di fine anno e molta gente ci ha lasciato le piume continuando a fare switch su titoli che oramai viaggiano a -70/80% rispetto ai valori di un anno fa.
La musica è cambiata e difficile pensare ad un recupero tipo quello del 2020, poi la matematica ci dice che certi titoli anche dovessero raddoppiare passerebbero da -85% a -70% del loro prezzo strike.
Continuo a vedere portafogli con performance del 20-30% negative anche con scarsa presenza di titoli cinesi (tutti indistintamente a -70/80%) o titoli americani quali Snap, Roblox, Beyond, Zoom etc etc
Sì perché a conti fatti per molti la debacle maggiore è rappresentata da Enel, che in un modo o nell’altro è sovrappesata in tanti portafogli, anche di stimati professionisti che si guardano bene dal far vedere le loro performance mirabolanti valutando il portafoglio MTM (mark to market, ossia ai prezzi di mercato).
Ora leggo di prodotti mirabolanti con rendimenti stellari (7% ogni 3 mesi su titoli di casa nostra), ma guarda caso c’è sempre Enel o Stellantis tra i sottostanti.
Leonteq offre il 28% ma si tiene l’autocall a sua discrezione (forse non sono certi di una discesa da qui a tre mesi, ma sul lungo periodo ne sono abbastanza convinti, se no perché dovrebbero regalarci questa incredibile performance?)
In realtà anche altri Emittenti (con l’autocall che non lascia il coltello dalla parte del manico all’Emittente) hanno fatto prodotti simili con rendimenti del 2% mese ma sui social, tranne il sottoscritto (regolarmente criticato da questi improvvisati guru della finanza), nessuno si chiede come mai, anzi ne parlano con tale enfasi che sembra che siano soldi facili e sicuri!!
Quindi il faro del rischio oggi sembrerebbe puntato sull’Enel (insoluti su bollette o perdite sui derivati??) ma forse il problema risiede su qualcun altro dei sottostanti tanto utilizzati in questa fase di mercato.
Personalmente mai come oggi credo che ci sia da privilegiare la liquidità e l’hedging di portafoglio, cosa poco conosciuta ai più ma è quello che mi permette di vedere il portafoglio crescere da metà agosto in poi senza grossi scossoni (nonostante il ribasso di molti titoli), certo fare +12% su un certificato in un mese e perdere il 7-8% sulla copertura fatta sull’azione è un peccato (se l’azione fosse stata ferma avrei fatto +12% lo stesso senza alcuna perdita sull’azione) ma se l’azione fosse scesa?
Oggi compro solo prodotti a scadenza breve o prodotti ad alto rendimento e se necessario faccio un piccolo lavoro di hedging, come ho fatto sul reverse sul settore aereo che se oggi mi stacca la cedola del 10% diventa un investimento decisamente ben fatto (ho un turbo long su Lufthansa a copertura dell’unico titolo sopra strike) e un rendimento potenziale del 40% in 9 mesi!! (peccato che abbia lo spread del 2% per cui preferisco tenere quello che ho senza comprarne altri).
Ho invece incrementato quest’altro reverse:
IT0006752858 Certificato emesso da Smart Etn, con scadenza 27/9/2023
Certificato che ha Renault come best of, in guadagno di circa il 10%, mentre Tesla che è quello che permette questo rendimento è già sotto del 20% dal suo prezzo di partenza.
Oggi 27 ottobre rileva e paga la prima cedola per cui esprime un rendimento del 25% in 11 mesi, praticamente il medesimo del tanto osannato prodotto di Leonteq al 7% trimestrale (ma con cedole mensili e un anno in meno di vita).
Tempo sei mesi si potrebbe vedere tracollare il mercato dell’auto, gonfiato dal boom delle aspettative dell’elettrico, e che ora potrebbe fare sboom (come già stanno facendo Nio e Tesla, nonostante dati sugli utili molto buoni): ricordiamo che il mercato vive di aspettative e Stellantis nel dopo Covid l’abbiamo vista a 6€, a prezzi che nessuno pensa possa ripetere nei prossimi due anni.
Anche quest’altro reverse potrebbe essere molto interessante (consideriamo che Intesa stacca un 10% di dividendo che in questo caso gioca a favore del possessore del certificato)
IT0006752395 Phoenix reverse memory su Moncler, Stm, Intesa e Leonardo scadenza 2023, emesso da Smart ETN
I reverse possono coprire la parte long del nostro portafoglio o comunque essere hedgiati con long mirati sul titolo best of; in questo caso se tolgo il dividendo a Intesa su Intesa non ho bisogno di coprirmi, mentre su Moncler potrei decidere di comprare qualche azione long (se anche perdo sulle azioni Moncler sul certificato ho un rendimento potenziale in poco più di 10 mesi di oltre il 25%).
Come sempre avrà ragione il mercato, già a luglio quando si era scatenata la guerra sul miglior prodotto con Intesa e Unicredit avevo citato il DE000VV5HDR9 andato a rimborso con il 4,05% di rendimento in 3 mesi e alla fine ho vinto io la sfida (se fosse stato vero il contrario si sarebbero già scatenati sui social per offendermi e dire che capisco poco di certificati).
Oggi ho un portafoglio che comunque rende oltre il 2% mese e ho liquidità per approfittare delle innumerevoli occasioni che offre il mercato: non ho cadaveri in portafoglio e un giusto mix di reverse e long per dormire sereno.
Siete anche voi nelle stesse condizioni?
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