Agosto Piazza Affari sotto l’ombrellone
Inizia in discesa il mese di agosto a Piazza Affari, che con un consuntivo del -3,10% interrompe una serie rialzista entusiasmante, il MIB40 chiude a 28.600 prendendo profitto in maniera incisiva e salutare. Indubbiamente il periodo delle vacanze è iniziato a tutti gli effetti e come da aspettativa molti investitori più o meno consapevoli del ciclo stagionale agosto-settembre cercano di proteggersi dalla via dei ribassi che i mercati finanziari imboccano praticamente tutti gli anni. Il 2023 ha una maggiore motivazione e margine di manovra ribassista rispetto a molti degli anni passati, avendo corso come un cavallo dopato a dispetto della totale diffidenza dei grossi operatori. Continua a mancare all’appello il riscatto degli obbligazionari che tardano a ingolosire con i loro rendimenti gli investitori ammaliati dai lauti ritorni degli asset azionari, dovuto anche al fatto che le banche centrali non concedono tregua ai rialzi dei tassi più aggressivi e veloci della storia.
Ciò non toglie che ora più che mai una duration di portafoglio di 3-7 anni dell’asset obbligazionario governativo possa scalzare la predominanza azionaria in ottica conservativa, ricordando che gli ultimi due anni sono stati alquanto anomali rispetto al tipico andamento storico, sia per variazione relativa tra loro che assoluta. Fra i titoli peggiori dei maggiori 40 componenti c’è Nexi (-9,6%) Bper (-9,5%) e Stm (-6,2%) mentre tra i migliori Iveco (+13,1%) Leonardo (+8,7%) ed Eni (+0,5%) il che disegna uno spaccato abbastanza evidente di come Nexi naviga in cattive acque, a cui fa da contraltare Iveco (area 10 euro) che con un +74,5% da inizio anno continua a recuperare terreno, mostrando l’intenzione di riassorbire tutta la debacle subita sin dall’inizio dello spin-off da Cnh industrial e quotazione in borsa a gennaio 2022.
Leonardo da ottobre 2020 ha quadruplicato il suo valore e sta cercando di riprendere le quotazioni che non vedeva da 6 anni, con una performance ytd del +60% in area 13 euro. Abbastanza sorprendente il petrolio che mostra i muscoli e prova a rompere la resistenza importante posta a 82$ di un’ampia fascia laterale con supporto ormai lontano a 67$ nonostante un’aspettativa ormai conclamata di recessione europea e un’inflazione tendente al ridimensionamento. Euro/$ a 1,10 senza una chiara direzionalità, così come l’oro attorno a 1.950$ mentre il Bitcoin prova a far base sopra area 29.000$. C’è voglia di monetizzare, la liquidità scarsa di questo mese potrebbe fare qualche scherzo da prete, rendendo erratico e contraddetto il movimento delle quotazioni, pertanto è prudenziale stare alla finestra e godersi l’estate.
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