A Piazza Affari è in corso il “rally di novembre” +5,08%
Novembre parte col botto, Piazza Affari conferma il classico “rally di novembre” da non confondere con quello di Natale, che dimostra di essere sempre più una diceria e non un’effettiva statistica stagionale. Infatti, numeri alla mano, il mese con i più alti riscontri positivi è proprio questo di novembre e spesso è preceduto da un punto minimo ricercato dai mercati finanziari in ottobre. Osservando il grafico, quest’anno, pur rispettando l’andamento tipico, è rimasto confinato in una lateralità ampia di 2.500 punti, seguente all’apice di luglio che ha visto i massimi dell’anno, dopo una cavalcata rialzista da primato storico.
Complici dell’ottimo andamento di un irriducibile 2023 sono i “magnifici 7 nostrani” che da inizio anno macinano performance a dir poco inusuali: Unicredit (+76,5%) e il settore bancario in genere (Intesa +23,5%) che beneficiano dell’impennata dei tassi, Ferrari (+54%) un marchio d’eccellenza intramontabile del Made in Italy, Stellantis (+41%) che dopo alcuni anni incerti, privati della guida Marchionne, si è ripresa con grandi passi avanti e risultati insperati. Rimanendo tra le grandi capitalizzazioni contribuiscono a far bene Enel (+22,5%) Eni (+15,5%) e Generali (+14,5%) che, considerando lo stacco dei dividendi, sono comunque di tutto rispetto.
Protagonista della settimana è stato anche l’asset obbligazionario che ha colto l’occasione per recuperare 4 figure sul future decennale, interpretando una Fed più attenuata in ambito prospettico delle manovre monetarie, leggasi stop dei tassi al rialzo almeno fino al nuovo anno. Una tregua che ai quattro lati del globo ha permesso di ridimensionare l’eccessivo innalzamento repentino dei tassi, anche se da qui a dire che il peggio è alle spalle ce ne passa! Ma è pur sempre un bottom di quotazioni che i più scaltri hanno saputo cogliere come occasione storica di mettere al sicuro una buona fetta di portafoglio, investendo sui bond governativi di lunga scadenza a rendimenti molto soddisfacenti. Il petrolio si appoggia in area 80$ mentre l’oro prende fiato dopo la corsa del +10% in poche settimane, in correlazione inversa all’Euro/$ che riprende quotazioni sopra 1,07 dopo aver vissuto andamenti contrastanti e repentini per diverse volte nell’ultimo mese, senza mai prendere decise direzioni. Il Bitcoin sembra tornare in auge, scalpitante in area 34.500$ e in trepidante attesa di un ormai prossimo ok da parte della Sec a regolamentare la quotazione del relativo ETF.
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